Venerdì, 19 Aprile 2024

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Download Software

Che cos'è il software Dike

Il DiKe è il software che consente di apporre e verificare una o più firme digitali su qualunque tipo di file, nonché verificare e apporre marcature temporali.
Il Dike (Digital Key) è scaricabile gratuitamente dal sito web www.firma.infocert.it nell' area Software, dove è anche possibile selezionare lo scarico per un Sistema Operativo differente da Windows. Per vostra comodità abbiamo riportato i link per scaricare il software nelle varie versioni di sistemi operativi dai link che seguiranno.

Per installare DiKe 5, seguire i seguenti passi:

  • Prendere visione della licenza d'uso [PDF - 193 KB]
  • Caricare il Manuale per l'installazione di DiKe
  • Scaricare il programma cliccando sul link "Download DiKe 5.X.X"; disinstallare la versione precedente di DiKe; quindi procedere con l'installazione della nuova versione

ATTENZIONE: Qualora si verificassero degli errori dopo aver cliccato su "Esegui", si consiglia di salvare il file sul proprio PC, cliccando su "Salva" e successivamente procedere con l'installazione.

Software Dike per Windows

Software Dike per Mac Os

N.B.: Le versione di DiKeX per sistemi Mac OS X 10.3.X e 10.4.X non sono piu' disponibili in quanto questi sistemi operativi non sono piu' supportati da Apple®.
La versione di DiKeX 4.0 per Mac OS X 10.5.x "Leopard" è in fase di revisione.. (Smart Card CNS - numero di serie che inizia per "1204", "1205", "7420", "6030" o "6090"). Di seguito la versione per Mac OS X 10.6.x "Snow Leopard" (Smart Card CNS - numero di serie che inizia per "1204", "1205", "7420", "6030" o "6090"). Si raccomanda, dopo l'installazione, di eseguire subito l'aggiornamento automatico per essere conformi alla Deliberazione CNIPA 45/2009.

Software Dike per Linux

N.B.: Le versione di DiKeX per sistemi Mac OS X 10.3.X e 10.4.X non sono piu' disponibili in quanto questi sistemi operativi non sono piu' supportati da Apple®.
La versione di DiKeX 4.0 per Mac OS X 10.5.x "Leopard" è in fase di revisione.. (Smart Card CNS - numero di serie che inizia per "1204", "1205", "7420", "6030" o "6090"). Di seguito la versione per Mac OS X 10.6.x "Snow Leopard" (Smart Card CNS - numero di serie che inizia per "1204", "1205", "7420", "6030" o "6090"). Si raccomanda, dopo l'installazione, di eseguire subito l'aggiornamento automatico per essere conformi alla Deliberazione CNIPA 45/2009.

La versione precedente (utile ai possessori delle carte con numero di serie che inizia con 1202.. che non hanno ancora provveduto alla sostituzione) puo' essere comunque scaricata cliccando qui ATTENZIONE: Il software funziona con Smart Card riportanti uno dei seguenti prefissi: 7420..., 120407..., 120510..., 6090....

Altri Software Disponibili

DiKeUtil

DikeUtil è il programma per la gestione della smart card; permette di:

  • Attivare la smart card
  • Verificare la smart card
  • Verificare i certificati (sottoscrizione, autenticazione, CNS)
  • Gestire il PIN: impostazione, cambio e sblocco PIN
  • Rinnovare i certificati digitali
  • Scegliere il lettore

Per installare DiKeUtil:

Supporto

  • Controllare che il sistema operativo sia aggiornato.

Se non lo fosse, aggiornare Windows, installando i Service Pack e gli ultimi aggiornamenti di sicurezza.

AVVERTENZA: DikeUtil funziona solo con sistemi operativi Windows

DiKe Pro

DiKePRO è il programma indispensabile per chi intenda firmare digitalmente uno o più documenti informatici, verificare la validità di un documento ed effettuare altre operazioni, come la marcatura temporale e la verifica di firma, tramite server remoto. Per poter utilizzare DiKePRO è necessario aver installato il lettore di smart-card.

DikePRO versione 5 è un software innovativo che gestisce il sistema di firma digitale in accordo alla nuova Deliberazione CNIPA 45/2009 e che dispone di funzionalità avanzate che si traducono nei seguenti vantaggi:

  • E' possibile verificare i file firmati con collegamento ad un server remoto
  • Facilità di inserimento in un'architettura già esistente: i dati, la firma sono centralizzati
  • Facilità di upgrades a nuove tecnologie
  • Facilità d'uso: la creazione della chiave è gestita centralmente e non è richiesto di importare il certificato da parte dell'utente
  • Vantaggio di dover digitare il PIN del dispositivo di firma una sola volta
  • Possibilità di ottenere firme separate “detached”: si può firmare un documento ottenendo così la sola firma digitale e non il documento completo, in formato .p7m
  • Possibilità di eseguire la firma, la marcatura e la verifica in maniera massiva, anche in modalità “detached”

La release 5 è completamente compatibile con il nuovo sistema operativo Windows 7 ®.

Prima di procedere all'installazione di DiKePRO si ricorda che, con il passaggio alla nuova release, alcune funzionalità (quali l'attivazione e la verifica della Smart Card, la verifica dei certificati, il cambio/sblocco/impostazione del PIN), sono state tolte e fatte confluire in DiKeUtil: è per questo motivo che si consiglia di scaricare, oltre a DiKePRO, anche tale utility.

Per installare DiKePRO, seguire i seguenti passi:

  • Prendere visione della licenza d'uso [PDF - 193 KB]
  • Scaricare il Manuale per l'installazione di DiKePRO
  • Prima di procedere all'installazione della nuova versione, disinstallare la versione precedente
  • liccare sul link "Download DiKePRO 5.X.X", per lo scaricamento del programma

ATTENZIONE: Qualora si verificassero degli errori dopo aver cliccato su "Esegui", si consiglia di salvare il file sul proprio PC, cliccando su "Salva" e successivamente procedere con l'installazione.

  • Quando richiesto utilizzare la chiave di attivazione, ricevuta via mail (la chiave di attivazione è utilizzabile per 10 installazioni del software).

Con l'avvenuto pagamento si intendono accettate tutte le condizioni della licenza d'uso sopra indicata.

Nota: gli attuali possessori della versione 4.X.X di DiKePro devono passare alla nuova versione 5.X.X del software.

Software Dike per Windows

DiKe Pro PDF

DiKePRO PDF è il programma indispensabile per chi intenda firmare digitalmente uno o più documenti informatici, verificare la validità di un documento ed effettuare altre operazioni, come la marcatura temporale e la verifica di firma, tramite server remoto. Per poter utilizzare DiKePRO PDF è necessario aver installato il lettore di smart-card.

DikePRO PDF è un software innovativo, che dispone di funzionalità avanzate, che si traducono nei seguenti vantaggi:

  • E' conforme alla nuova Deliberazione CNIPA 45/2009
  • E'possibile firmare e marcare in modalità PDF
  • E'possibile verificare i file firmati con collegamento ad un server remoto
  • Facilità di inserimento in un'architettura già esistente: i dati, la firma sono centralizzati
  • Facilità di upgrades a nuove tecnologie
  • Facilità d'uso: la creazione della chiave è gestita centralmente e non è richiesto di importare il certificato da parte dell'utente
  • Vantaggio di dover digitare il PIN del dispositivo di firma una sola volta
  • Possibilità di ottenere firme separate “detached”: si può firmare un documento ottenendo così la sola firma digitale e non il documento completo, in formato .p7m
  • Possibilità di eseguire la firma, la marcatura e la verifica in maniera massiva, anche in modalità “detached”

Prima di procedere all'installazione di DiKePRO PDF si ricorda che, con il passaggio alla nuova release, alcune funzionalità (quali l'attivazione e la verifica della Smart Card, la verifica dei certificati, il cambio/sblocco/impostazione del PIN), sono state tolte e fatte confluire in DiKeUtil: è per questo motivo che si consiglia di scaricare, oltre a DiKePRO PDF, anche tale utility.

Per installare DiKePRO PDF, seguire i seguenti passi:

  • Prendere visione della licenza d'uso [PDF - 193 KB]
  • Scaricare il Manuale per l'installazione di DiKePRO PDF
  • Prima di procedere all'installazione della nuova versione, disinstallare la versione precedente
  • Cliccare sul link "Download DiKePRO PDF 2.X.X", per lo scaricamento del programma
  • ATTENZIONE: qualora si verificassero degli errori dopo aver cliccato su "Esegui", si consiglia di salvare il file sul proprio PC, cliccando su "Salva" e successivamente procedere con l'installazione

    • Quando richiesto utilizzare la chiave di attivazione, ricevuta via mail (la chiave di attivazione è utilizzabile per 2 installazioni del software)

    Con l'avvenuto pagamento si intendono accettate tutte le condizioni della licenza d'uso sopra indicata

    Software Dike per Windows

DiKe Mobile

Dike Mobile e' il software di Firma Digitale che consente l'utilizzo del servizio di Firma Digitale Remota (LegalCert Remote Sign) anche da apparati mobili (solo iPhone e iPad).

Con Dike Mobile puoi utilizzare il servizio di Firma Digitale Remota effettuando tutte le normali operazioni di sottoscrizione e di verifica di documenti informatici utilizzando una smart card "virtuale". In questo modo si eliminano definitivamente i problemi di gestione delle smart card e dei token di firma digitale.

Dike Mobile consente un elevato livello di sicurezza perche' utilizza in modo integrato il sistema di autenticazione con password temporanee (OTP) inviate sul telefono cellulare del Titolare con semplici SMS e contemporaneamente avvisa via email giornalmente di tutte le operazioni di Firma Digitale eseguite.

Clicca qui per conoscere come funziona Dike Mobile.

Dike Mobile (per iPhone e iPad) e' scaricabile gratuitamente collegandosi all'Apple Store.

File Protector

Faq

FAQ - Domande Frequenti

Di seguito una serie di domande e risposte che possono esservi utili per il vostro lavoro e i vostri clienti.

Come si può annullare l'acquisto di una firma digitale?

Per annullare l'acquisto di una firma digitale occorre inviare una raccomandata contenente la lettera di disdetta unitamente al modulo di riconoscimento che è arrivato via email (anche senza firma autenticata) e ad una copia di un documento di riconoscimento valido.
La raccomandata dovrà essere spedita a:
Servizi Informatici Roma S.r.l.s.
Ufficio Firma Digitale
Via Italo Torsiello, 16/18
00128 – Roma

Quando scadono le marche temporali?

Le marche temporali non hanno scadenza

A cosa serve autenticare la firma durante l'acquisto di una firma digitale?

Le autentiche di firma servono a comprovare che la firma è stata apposta dal dichiarante in presenza del pubblico ufficiale incaricato all'autentica.
La firma può essere autenticata in qualsiasi Comune, non necessariamente in quello di residenza.
L'autentica di firma può essere redatta anche da un notaio - cancelliere - segretario comunale.
Presso l'Ufficio Autentiche dei Servizi Demografici può essere autenticata la firma su dichiarazioni di stati o fatti di cui la persona è a conoscenza se richieste da privati.
Le stesse dichiarazioni rivolte a Pubblica Amministrazione o ai gestori di pubblico servizio non richiedono più l'autentica di firma, in questo caso è possibile apporre la propria firma direttamente dinanzi all'impiegato addetto a ricevere la documentazione oppure inviarla via posta o fax con allegata la fotocopia di documento di identità valido.
E' inoltre possibile autenticare la firma anche su deleghe per la riscossione della pensione o dei ratei di pensione maturati e non riscossi anche se rivolte a Pubblica Amministrazione.

SERVIZIO A DOMICILIO PER PERSONE NON DEAMBULANTI

Il cittadino che per gravi motivi (invalidità) è impossibilitato a presentarsi personalmente allo sportello può richiedere il servizio a domicilio, effettuato solitamente il giovedì mattino, previa presentazione della certificazione medica attestante che il soggetto è impossibilitato a muoversi.

DOCUMENTI DA PRESENTARE

  • Documento di riconoscimento valido
  • Codice fiscale

CONTRIBUZIONE

L'autenticazione della firma è soggetta al pagamento dei diritti comunali e delle marche da bollo il cui importo varia in funzione dell'uso.
L'utente che intende ottenere l'autenticazione della firma in carta semplice deve indicare la norma di legge che lo esenta dal pagamento dell'imposta di bollo e l'autenticatore, verificata l'esistenza dell'esenzione, è tenuto ad applicarla indicandone gli estremi normativi sull'atto esentato.

TEMPI DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO

Immediato.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

D.P.R. 28/12/2000, N. 445.

Cosa succede se perdo la user e password di un lotto di marche temporali?

La user e la password fornita, come indicato nell'apposita sezione devono essere cambiate prima dell'attivazione.
Nel caso il cliente cambi le password ma non ricordi quella che ha inserito è necessario contattare il Nostro Call Center dal Lunedì al Venerdì secondo gli orari indicati. Dopo la verifica sull'utente sarete ricontattati per ricevere i nuovi parametri di accesso.

Cos'è l'impronta di un documento?

L'impronta di un documento è una sequenza di caratteri ottenuta applicando una funzione di calcolo, detta funzione di hash, al file.
Uno stesso file a cui è applicata la stessa funzione di hash genera sempre la medesima impronta. La stringa di output è univoca per ogni file e ne è un identificatore.

Esempio di impronta: 33ag16b450c7fc2e4d6ef87ac122ffebccf47abf4de5a7faed47fcc8dae398ac generata applicando la funzione di hash SHA-256.

Come si firma digitalmente un documento?

Per firmare digitalmente un documento occorre innanzitutto avere a disposizione un dispositivo di firma (smart card) con il certificato di sottoscrizione rilasciato da InfoCert ed un lettore di smart card. Inoltre bisogna aver provveduto ad installare sul proprio computer il sofware che permette al lettore di dialogare con il PC, quello che consente di leggere la smart card ed infine il software di firma DiKe (per queste operazioni si consiglia di seguire le istruzioni indicate nella sezione Download DiKe). QUI FARE COLLEGAMENTO AL SW PUNTO N.08 DI SEGUITO
Una volta concluse correttamente queste operazioni sarà possibile procedere con la firma del documento avviando DiKe con un doppio clic sull'icona presente sul desktop al termine dell'installazione del programma.
Firma digitale (FARE COLLEGAMENTO ALLA PAGINA DEDICATA DEI PRODOTTI FIRMA DIGITALE)

Ho comprato le marche temporali ma ho problemi sulle password

L'ente certificatore (es. Infocert spa) come policy di sicurezza può far scadere periodicamente le password delle marche temporali.
Se durante l’inserimento della user e della password all'interno del software utilizzato per la marcatura temporale (es. dike) riscontrate anomalie, effettuate un aggiornamento password al seguente link: Cambio password

N.B.: A volte il software potrebbe essere configurato per lavorare off-line, per l'inserimento di un nuovo lotto di marche temporali ricordatevi sempre di verificare se state lavorando con il software connesso alla rete internet (prima opzione in alto nel menù a tendina)

Chi può richiedere la Smart Card?

I requisiti necessari per richiedere all'Ente Certificatore InfoCert un dispositivo di firma digitale sono:

  • Aver compito 18 anni;
  • Essere in possesso del codice fiscale;
  • Essere in possesso di un documento di identità in corso di validità;

Cosa è il certificato di autenticazione?

E' un certificato che può essere presente all'interno del dispositivo di firma (Smart Card o token USB), rilasciato dall'ente certificatore autorizzato. Nel certificato compaiono altre informazioni tra cui il Certificatore che lo ha emesso, il periodo di tempo in cui il certificato può essere utilizzato, ecc. Lo scopo di questo certificato è quello di firmare messaggi di posta elettronica (garanzia dell'identità del mittente); può anche essere usato per accedere a siti web (al posto di user/password). A questo certificato, al momento del rilascio, viene associato un indirizzo di posta elettronica in modo univoco, quindi il certificato potrà essere usato solo con quell'indirizzo.

Cosa è il certificato di sottoscrizione?

E' un certificato presente all'interno del dispositivo di firma (Smart Card o token USB), rilasciato dall'ente certificatore autorizzato. Esso è un insieme di informazioni atte a definire con certezza la corrispondenza tra il nome del soggetto certificato e la sua chiave pubblica. Nel certificato compaiono altre informazioni tra cui il Certificatore che lo ha emesso, il periodo di tempo in cui il certificato può essere utilizzato, ecc. Lo scopo di questo certificato è di dare il valore della "forma scritta" ai documenti informatici.

Che cos'è la Marcatura Temporale?

La marcatura temporale di un documento informatico consiste nella generazione, da parte di una terza parte fidata, di una firma digitale del documento (anche aggiuntiva rispetto a quella del sottoscrittore) cui è associata l'informazione relativa ad una data e ad un'ora certa. La marcatura temporale consente quindi di stabilire l'esistenza di un documento informatico a partire da un certo istante temporale e di opporlo a terzi.
Il tempo, cui fanno riferimento le marche temporali è riferito al Tempo Universale Coordinato, ed è assicurato da un ricevitore radio sintonizzato con il segnale emesso dall'Istituto Elettrotecnico Nazionale Galileo Ferraris.

Qual è il valore legale della Firma Digitale?

I presupposti giuridici che rendono possibili transazioni legali fatte grazie a queste tecnologie, si fondano soprattutto sull'articolo 15 comma 2 della legge 15 marzo 1997 n. 59, la cosiddetta "Bassanini 1", che recita:
"Gli atti, dati e documenti formati dalla pubblica amministrazione e dai privati con strumenti informatici o telematici, i contratti stipulati nelle medesime forme, nonché la loro archiviazione e trasmissione con strumenti informatici sono validi e rilevanti a tutti gli effetti di legge...". L'attuale Codice dell'Amministrazione Digitale, D. Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 dispone inoltre, all'art. 21, comma 2, che "il documento informatico, sottoscritto con firma digitale o con un altro tipo di firma elettronica qualificata, ha l'efficacia [della forma scritta] prevista dall'articolo 2702 del codice civile. L'utilizzo del dispositivo di firma si presume riconducibile al titolare, salvo che sia data prova contraria".

Che cos`è la Firma Digitale?

La firma digitale è l'equivalente informatico di una tradizionale firma apposta su carta.
La sua funzione è quella di attestare la validità, la veridicità e la paternità di un documento, come una lettera, un atto, un messaggio o, in generale, qualunque file di dati (testo, immagini, musica, ecc.). Come tale, non va confusa con altri oggetti omofoni definiti genericamente "elettronici", come ad esempio la firma autografa scannerizzata e conservata come immagine. La firma digitale è infatti il risultato di una procedura informatica basata su un sistema di codifica crittografica a chiavi asimmetriche (una pubblica e una privata), che consente:

  • La sottoscrizione di un documento informatico;
  • La verifica, da parte dei destinatari, dell'identità del soggetto firmatario;
  • La sicurezza della provenienza del documento;
  • La certezza che l'informazione contenuta nel documento non sia stata alterata.

Se voglio proteggere il marchio in tutto il mondo quanto costa?

Il costo che si affronta è solo per la ricerca e quindi per avere un preventivo, se il cliente desidera proteggere tutte le estensioni i costi sono di varie migliaia di euro. Si consiglia però al cliente di fare una selezione dei domini stessi in funzione dei mercati di riferimento e dell'utilizzo reale dei domini nei mercati di riferimento.
Spesso con meno di 100 domini si ha una copertura quasi mondiale del proprio marchio con un costo medio di circa 150,00 €/anno

Se la persona o la società che cerco non hanno protesti pago il servizio ugualmente?

Si, il servizio viene pagato ugualmente e viene fornita una prova di non presenza nel registro della camera di commercio.

Come posso leggere le mail PEC dal web?

Dal sito Legalmail si può accedere immediatamente alla webmail di Legalmail: con user-id (o nome completo casella) e password; con smartcard o business key, se questi strumenti sono stati associati alla user-id della casella. L'accesso via webmail non richiede alcuna configurazione; è però consigliato l'utilizzo di un browser internet recente, soprattutto qualora si intenda usare la funzione di firma e la crittografia dei messaggi. Si consiglia di controllare subito nella linguetta "opzioni" che l'impostazione standard della casella sia di proprio gradimento e di effettuare il cambio password.

Che cosa è la PEC?

La PEC (Posta Elettronica Certificata) rappresenta il corrispondente elettronico della Raccomandata A/R (raccomandata postale con ricevuta di ritorno).
In pratica si tratta di uno strumento basato sulla posta elettronica attraverso il quale, al mittente, viene fornita una prova legale dell'avvenuta consegna del proprio messaggio. La prova legale è rappresentata da una ricevuta elettronica nella quale è riportato l'istante temporale della consegna a destinazione.

Modulistica e Normative

Modulistica e Normative

Regole tecniche riguardanti la firma digitale (DPCM 30/3/2009)

Lo scorso 6 giugno 2009 sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale le nuove regole tecniche riguardanti la firma digitale (DPCM 30/3/2009). A dicembre le regole sono state integrate dalla Deliberazione 45 del CNIPA, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 3 dicembre 2009. La nuova deliberazione concentra in un unico documento tutti gli aspetti tecnici della firma digitale, quegli aspetti che di solito sono piu' soggetti a variazioni ed evoluzioni: formato delle firme, algoritmi, formato e semantica dei certificati di sottoscrizione. Assorbe sia la vecchia deliberazione 4/2005 sull'interoperabilita', sia la 34/2006 sulla firma XML nonche' gli articoli relativi ad algoritmi e formati di firma, che precedentemente erano stati trattati nel DPCM 13/1/2004 e, di nuovo, nella deliberazione 4/2005.

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La deliberazione contiene alcune novita', anche in vista degli obblighi comunitari derivanti dal recepimento della Direttiva Servizi e delle conseguenti decisioni della Commissione UE.
Quali novita' introduce la Deliberazione 45/2009 ?
La nuova deliberazione introduce principalmente modifiche nei formati di firma e marca dei documenti, utilizzo di nuovi algoritmi.

La firma digitale viene realizzata facendo un riassunto del file (hash o digest) e successivamente cifrando questo riassunto con la chiave privata presente nel dispositivo del titolare. Il tutto viene poi ricomposto in un unico file. La precedente deliberazione prevedeva che il digest venisse creato con algoritmo SHA-1, che la cifratura fosse realizzata con algoritmo di RSA (Rivest-Shamir-Adleman) e che il documento iniziale insieme al certificato utente e alla firma venissero ricomposti in un file in formato pkcs#7. Le debolezze che sono state scoperte nell'algoritmo di digest SHA-1 hanno portato a prevedere l'introduzione della versione piu' robusta dello stessa famiglia di algoritmi, lo SHA-256; la cifratura viene effettuata con algoritmo RSA e chiave a 1024 e il tutto viene ricomposto nel formato CAdES (CMS Advanced Electronic Signature), ritenuto indispensabile per rispettare le norme europee sulla firma digitale. Il formato pkcs#7 ora CAdES e' il piu' diffuso. Le pubbliche amministrazioni hanno l'obbligo di accettare almeno questo formato. Nella deliberazione pero' si fa riferimento anche al formato di firma PDF, chiamato PAdES (PDF Advanced Electronic Signature) e XAdES (XML Advanced Electronic Signature), anche per questi lo SHA-1 e' deprecato e il digest per la firma deve essere lo SHA-256.

Quando entrera' in vigore?
La deliberazione e' gia' in vigore per alcune sue parti, la Determinazione Commissariale n.69/2010, emanata da DigitPA, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n.191 lo scorso 17 agosto 2010, ha parzialmente modificato alcune delle scadenze previste inizialmente dalla delibera 45/2009 in particolare procrastinando la sostituzione delle SmartCard con numero di serie 1202 entro il 30 giugno 2011 per poter supportare i nuovi algoritmi. Dalla entrata in vigore della Deliberazione (31 agosto 2010) possono essere sostituiti i programmi di firma dei documenti per poter apporre le nuove firme. La sostituizione deve essere completata entro il 31 dicembre 2010.
Dalla entrata in vigore della Deliberazione (31 agosto 2010) i programmi di firma dei documenti dovranno verificare tutti i documenti firmati nei nuovi formati. La verifica dei documenti firmati nei vecchi formati deve essere garantita per le firme apposte sino al 30 giugno 2011.

Ho gia' una SmartCard per la firma digitale, cosa devo fare per adeguarmi?
La SmartCard per firmare viene utilizzata attraverso un software; InfoCert propone Dike. Per firmare secondo le nuove modalita' BISOGNA disporre di un collegamento internet attivo ed ACCETTARE gli aggiornamenti che Dike propone. Se verranno accettati gli aggiornamenti, le funzioni di firma e di marcatura, in maniera trasparente per l'utente, applicheranno i nuovi algoritmi e formati di firma.

Ho una Business Key: cosa devo fare per adeguarmi?
Per firmare secondo le nuove modalita' BISOGNA disporre di un collegamento internet attivo ed ACCETTARE gli aggiornamenti che la Business Key propone. Se verranno accettati gli aggiornamenti, le funzioni di firma e di marcatura, in maniera trasparente per l'utente, applicheranno i nuovi algoritmi e formati di firma.

Cosa devo fare per firmare secondo le nuove regole? Per firmare secondo le nuove regole bisogna utilizzare dei programmi software aggiornati. Per gli utenti di Dike, DikePRo e Business Key BISOGNA ACCETTARE gli aggiornamenti che propongono.

Normativa sulla firma digitale

Di seguito un estratto delle principali normative sulla firma digitale:
Legge 15 marzo 1997, n. 59 (estratto)
Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 febbraio 1999
Regole tecniche per la formazione, la trasmissione, la conservazione, la duplicazione, la riproduzione e la validazione, anche temporale, dei documenti informatici ai sensi dell'art. 3, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 10 novembre 1997, n. 513.

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Direttiva 1999/93/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 13 dicembre 1999
Relativa ad un quadro comunitario per le firme elettroniche

Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000 n. 445
Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 ottobre 2001
Differimento del termine che autorizza l'autocertificazione della rispondenza ai requisiti di sicurezza nelle regole tecniche di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 febbraio 1999

Deliberazione AIPA n. 42/2001
Regole tecniche per la riproduzione e conservazione di documenti su supporto ottico idoneo a garantire la conformità dei documenti agli originali (** SOSTITUITA dalla Delib. CNIPA v. 11/2004 **)

Direttiva 2001/115/CE del Consiglio del 20 Dicembre 2001
Che modifica la direttiva 77/388/CEE al fine di semplificare, modernizzare e armonizzare le modalità di fatturazione previste in materia di valore aggiunto

Decreto Legislativo 23 gennaio 2002, n.10
Attuazione della direttiva 1999/93/CE relativa ad un quadro comunitario per le firme elettroniche

Decreto del Presidente della Repubblica 7 aprile 2003, n. 137
Regolamento recante disposizioni di coordinamento in materia di firme elettroniche a norma dell'articolo 13 del decreto legislativo 23 Gennaio 2002, n. 10

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 13 Gennaio 2004
Regole tecniche per la formazione, la trasmissione, la conservazione, la duplicazione, la riproduzione e la validazione, anche temporale, dei documenti informatici (sostituisce il DPCM 8/2/1999)

Ministero dell'Economia e delle Finanze, Decreto 23 Gennaio 2004
Modalità di assolvimento degli obblighi fiscali relativi ai documenti informatici ed alla loro riproduzione in diversi tipi di supporto

Decreto legislativo 20 Febbraio 2004, n. 52
Titolo del provvedimento: "Attuazione della direttiva 2001/115/CE che semplifica ed armonizza le modalità di fatturazione in materia di IVA"

Deliberazione CNIPA n. 11/2004
Regole tecniche per la riproduzione e conservazione di documenti su supporto ottico idoneo a garantire la conformità dei documenti agli originali (sostituisce la Delib. AIPA n. 42/2001)

Note esplicative della Deliberazione CNIPA 11/2004
Note esplicative delle regole tecniche per la riproduzione e conservazione dei documenti su supporto ottico

Deliberazione CNIPA n. 4/2005
Regole per il riconoscimento e la verifica del documento informatico (sostituisce la circolare AIPA/CR/2000 sulle Linee Guida per l'Interoperabilità)

Decreto Legislativo 7 Marzo 2005, n.82
Codice dell'amministrazione digitale (in vigore dal 1 Gennaio 2006)

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 Marzo 2009
Regole tecniche in materia di generazione, apposizione e verifica delle firme digitali e validazione temporale dei documenti informatici.
Pubblicato nella Gazz. Uff. 6 Giugno 2009, n.129

Deliberazione CNIPA n. 45 del 21 Maggio 2009
Regole per il riconoscimento e la verifica del documento informatico

Normativa sulla Posta Elettronica Certificata (PEC)

La storia della PEC, dalla sua istituzione all’obbligatorietà per società, professionisti e Pubbliche Amministrazioni. La legge istitutiva della PEC è datata 2003 (L. 16/2003), quando il legislatore pose l’accento sull’innovazione tecnologica nella PA. Venne quindi emanato il DPR 11 febbraio 2005, n. 68, per disciplinare le modalità di utilizzo della Posta Elettronica Certificata non solo nei rapporti con la PA, ma anche tra privati cittadini.
A seguire, il CNIPA (oggi DigitPA) emanò la Circolare 49 del 24/11/05, che stabilisce le modalità di accreditamento per i soggetti che vogliono svolgere il servizio di Gestore PEC, e la Circolare 51 del 07/12/06, che sancisce le regole per la vigilanza e il controllo esercitati sui Gestori PEC dal CNIPA.

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Infine, il Decreto Legge 185/08, convertito nella legge n. 2 del 28/01/2009, ha introdotto l'obbligo per società, professionisti e Pubbliche Amministrazioni di istituire una versione "virtuale" della sede legale tramite la Posta Elettronica Certificata.

L'articolo 16 c. 6 prevede infatti che alla tradizionale "sede fisica", che per le società viene identificata con l'indicazione dell'indirizzo nel Registro delle imprese, venga affiancata una "sede elettronica" presso cui potranno essere recapitati tutti gli atti e i documenti a valore legale.

Per le nuove imprese societarie, l'obbligo è scattato dal 29 novembre 2008 e l'indirizzo PEC va inserito nella domanda di iscrizione nel Registro delle imprese, a cura degli studi notarili che di regola depositano il modello S1 per gli atti costitutivi di società. L’obbligo è scattato immediatamente anche per le Pubbliche Amministrazioni.

Per i Professionisti iscritti ad albi ed elenchi istituiti con legge dello Stato, il termine è invece scaduto il 29 novembre 2009 e l’indirizzo PEC va comunicato all’Ordine di appartenenza.

L’ultima scadenza riguarda le società già iscritte nel Registro delle imprese al 29 novembre 2008, che hanno ancora tempo fino al 29 novembre 2011.

Lo stato dell'arte in Italia

In Italia, l’invio di una email certificata è equiparato a tutti gli effetti di legge alla spedizione di una raccomandata cartacea con avviso di ricevimento (art. 48 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82). Ai fini della legge, il messaggio si considera consegnato al destinatario quando è accessibile nella sua casella di posta.
La disciplina delle modalità di utilizzo della Posta Elettronica Certificata (PEC) è contenuta nel DPR 11 febbraio 2005, n. 68 . In sintesi, la normativa prevede:

  • Sia i privati, sia le Pubbliche Amministrazioni possono scambiarsi email certificate. Saranno i gestori del servizio a fare da garanti dell’avvenuta consegna. I gestori sono iscritti nell’apposito elenco tenuto da DigitPA (ex CNIPA), che si occupa di verificare i requisiti inerenti per esempio alla capacità ed esperienza tecnico-organizzativa, alla dimestichezza con procedure e metodi per la gestione della sicurezza, alla certificazione ISO9000 del processo;
  • Per iscriversi nell’elenco, i potenziali gestori devono possedere un capitale sociale minimo non inferiore a un milione di euro e presentare una polizza assicurativa contro i rischi derivanti dall’attività di gestore;
  • I messaggi vengono sottoscritti automaticamente da parte dei gestori con firme elettroniche. Tali firme sono apposte su tutte le tipologie di messaggi PEC, per assicurare l’integrità e l’autenticità del messaggio;
  • I gestori devono conservare traccia delle operazioni per 30 mesi;
  • I gestori sono tenuti a verificare l’eventuale presenza di virus nelle email e a informare in caso positivo il mittente, bloccandone la trasmissione.

Per ulteriori informazioni sulla normativa vigente, potete visitare la sezione dedicata alla Posta Elettronica Certificata del sito del DigitPA (ex CNIPA).

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